Briona: Biblioteca “Giancarlo Tornaco”

Domenica 23 settembre, a Briona, alla presenza della moglie Anna e del figlio Alberto e di fronte a un significativo numero di cittadini, si è svolta la cerimonia per l’intitolazione della Biblioteca Comunale a Giancarlo Tornaco.
Pubblichiamo l’intervento di Emilio Lonati Segretario generale della FNP CISL del Piemonte Orientale e alcune foto.

“Don Milani diceva: “A che serve avere le mani pulite, se poi si tengono in tasca?” Giancarlo Tornaco questo l’aveva ben capito, se lo portava dentro e aveva scelto di partecipare alla costruzione della “res pubblica”. Lo dimostra la sua vita:
– prima il forte impegno diretto nella politica (di questo si è parlato ampiamente)
– poi gli ultimi suoi anni spesi nel Sindacato.
“Libertà non è star sopra un albero – cantava Gaber – Libertà è partecipazione”.
In una fase culturale caratterizzata da “rinserramento individuale e indifferenza collettiva” lui ha scelto di esserci, di partecipare.
E lo ha fatto alla sua maniera, con le sue peculiarità …
È come se lo vedessi: arrivava con il suo incedere un po’ dinoccolato, con l’immancabile valigetta portadocumenti sotto braccio, ti sorrideva con il suo sorriso un po’ sornione, ma vero …. Lui era lui. È stata una bella testimonianza anche su come “fare politica”.
Oggi la politica è di chi urla … Giancarlo non urlava, era pacato ma non arrendevole
•è divisiva, cerca lo scontro continuo .. – Giancarlo aggregava, aveva doti relazionali ed empatiche, univa
•oggi la politica è provocatoria, è arrogante, ostenta potere, trasborda di promesse e di parole…
– Giancarlo era semplice, solare, non sprecava parole
•oggi la politica ricerca il leader forte, al quale affidarsi e dal quale lasciarsi condurre ….
– Giancarlo era un anti-leader, non cercava la sua visibilità, amava costruire il gioco di squadra che ho detto ricordando i suoi elementi distintivi.
Basterebbero – e bastano – queste parole poche parole per giustificare l’intitolazione di questa biblioteca a Giancarlo Tornaco.
Concludo con un’immagine che mi è venuta ieri sera, mentre pensavo un po’ a cosa dire oggi: tra molti anni – noi anziani potremmo non esserci più – c’è un nonno che transita dalla biblioteca con il proprio nipotino; questi – vedendo la targa – gli chiede: “Nonno, chi è Giancarlo Tornaco?”.
Il nonno risponde semplicemente: “Quella targa è il segno della traccia che lui ha lasciato in questa comunità. Giancarlo Tornaco è stato un grande uomo!”.
Emilio Lonati

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