Manovra, Sindacati: bene pensioni al primo del mese

Manovra, Sindacati: bene pensioni al primo del mese

 

“Bene l’emendamento sul pagamento delle pensioni il primo del mese. Avevamo chiesto al governo di intervenire ed è positivo che la questione sia stata risolta una volta per tutte”.

Lo dichiarano i Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil commentando l’approvazione da parte della Commissione bilancio dell’emendamento alla manovra sul giorno di pagamento delle pensioni.

“Particolarmente rilevante – continuano i Sindacati – è la decisione di rendere strutturale questa misura evitando così ulteriori disagi per milioni di pensionati e lo spiacevole balletto delle date che si ripeteva ormai da due anni”.

“Seguiremo l’iter della legge di bilancio – concludono Spi, Fnp, Uilp – e verificheremo che questa norma venga approvata definitivamente”.

 

 




LISTE ATTESA SANITA’ : PRESENTATE LE FIRME

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CANONE TV 2018

I cittadini che non sono in possesso di un apparecchio televisivo possono comunicarlo all’Agenzia delle Entrate fino al 31 gennaio 2018, utilizzando il modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione, disponibile sui siti internet dell’Agenzia delle Entrate e della Rai.

Il modello può essere inviato direttamente, tramite un’applicazione web disponibile sul sito internet delle Entrate, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia. In alternativa, i cittadini possono avvalersi dei nostri Caf-Cisl per la presentazione telematica della dichiarazione sostitutiva.

Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico, è prevista la presentazione del modello, insieme a un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale, in plico raccomandato senza busta (all’indirizzo Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino)

La dichiarazione di non detenzione ha validità annuale e, quindi, va presentata ogni anno se ne ricorrono i presupposti.

Tuttavia, dal momento che la prima rata del canone tv per l’anno 2018 scatta già a partire dal prossimo mese di gennaio, per evitare il primo addebito sulla bolletta dell’energia elettrica e quindi di dover poi richiedere il rimborso, è preferibile presentare la dichiarazione sostitutiva in via telematica entro la fine di dicembre (o entro il 20 dicembre se viene presentata per posta in forma cartacea).




ABBATTERE TEMPI LISTE ATTESA: 10.392 FIRME DEI PENSIONATI CISL

I PENSIONATI CISL DEL PIEMONTE ORIENTALE PRESENTANO 10.392 FIRME IN REGIONE PER ABBATTERE I TEMPI TROPPO LUNGHI PER LE LISTE D’ ATTESA

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Una delegazione dei Pensionati della CISL del Piemonte orientale in rappresentanza delle province di Novara, Biella, Verbania e Vercelli, si è incontrata martedì 12 dicembre a Torino con I Responsabili della Regione Piemonte.

La delegazione era composta dal Segretario Generale Emilio Lonati, da Andrea Camona della Segreteria e dai responsabili di alcune zone Claudio Bignoli di Galliate, Silvano Di Stefano di Verbania, Renato Guano di Cossato e Patrizia Belloni di Santhià ,  da Bruna Tomasi Cont della Segreteria  CISL Piemonte ,  da Francescantonio Guidotti della Segreteria FNP regionale e da Roberto Bompan dell’UST.

L’incontro,che ha visto la presenza del Presidente Chiamparino e degli Assessori Saitta e Ferrari,si è tenuto presso la sede del Consiglio Regionale; è iniziato attorno alle 11,30 e si è prolungato per circa 40 min.

Ha aperto Bruna Tomasi Cont,affermando che la Cisl Regionale aveva deciso  di essere presente per sottolineare l’importanza dell’incontro .

Guidotti della Segreteria Regionale FNP ha ricordato l’iniziativa unitaria a Torino sulle liste d’attesa del primo dicembre e il tavolo di confronto aperto a riguardo con la Regione Piemonte. Ha aggiunto che  la Fnp del P.O. si è mossa prima di altri; dallo studio sindacale unitario emerge che nel P.O.  le liste d’attesa sono generalmente meno “lunghe” degli altri territori piemontesi,come conseguenza del fatto che in questa realtà è presente la valvola di sfogo della mobilità verso la Lombardia.

Emilio Lonati, ringraziando il Presidente , ha consegnato le 10.392 firme raccolte tra persone consapevoli del problema sottolineando che “” sono firme dei suoi concittadini più deboli che vivono il dramma delle liste d’attesa: per età o per condizioni di reddito si sono trovati impossibilitati a fare ricorso alle visite private e ad attendere i lunghi tempi di attesa delle strutture pubbliche ,a volte con grave pregiudizio per le proprie condizioni di salute.””

“”Non è accettabile che venga data una visita oculistica per un possibile intervento sulla cataratta dopo 14 mesi a un anziano di 85 anni….;potrebbe non esserci più.

Non è accettabile ,come ci raccontava una “vecchietta” disperata,andare dopo 6 mesi di attesa a una visita specialistica e sentirsi dire dal medico “ Signora, perchè non è venuta prima ? Adesso potrebbe essere tardi….”.

Queste cose non possono accadere …

C’ è anche una componente etica dietro la nostra iniziativa infatti grazie al concetto di UNIVERSALITA’,di fronte alla SALUTE dovremmo essere TUTTI uguali,questo vale solo nella fase “acuta” (pronto soccorso- Ospedale) mentre nella fase di pre- acuzie, spesso se hai i soldi ti curi privatamente,presto e bene , altrimenti aspetti…

Non è pensabile “”che le tac,le risonanze magnetiche,le ecografie,le visite specialistiche chiudano alle ore 15,00,quando i centri commerciali – in nome dell’ iper consumismo – sono aperti fino alle 22,00,il sabato e la domenica pure.””

I supermercati Carrefour sono aperti tutta notte,24 ore su 24 ….: se ti svegli alle 4 di mattina e ti viene voglia di un po’ di prosciutto di San Daniele…e nel tuo frigorifero non c’è …,devi trovare un supermercato aperto !!!! MA SE TI SERVE UN MEDICO,QUELLO NON C’E’.

Dall’analisi fatta da cgil cisl uil sui tempi di attesa ,emerge che il P.O. ha tempi lunghi,ma meno di quelli delle altre province. Il motivo c’è .

Lo dice la nostra esperienza ,lo confermano i dati statistici :

  • Noi ,delle città “di confine”(No-VC-VCO),siamo soliti,PURTROPPO,rivolgerci alla sanità Lombarda : basta varcare il Ticino,e trovi tempi di attesa quasi sempre dimezzati (e portiamo oltre Ticino anche il nostro ticket e la quota regionale)
  • Questo fenomeno è confermato anche dai dati sulla mobilità passiva : dentro i 40/50 milioni di euro di saldo negativo della Regione Piemonte,la parte del leone la fanno Novara,Alessandria,Vercelli,le città di confine.

C’è quindi una componente negativa anche per quanto riguarda l’aspetto economico.

Lonati ha apprezzato il fatto che la Giunta regionale ha riconosciuto che ridurre i tempi di attesa rientra tra le priorità da affrontare;non a caso è aperto su questo un confronto con le OOSS. Per questo a nome delle 10392 da noi raccolte si chiede  di intervenire perché vengano ridotti gli insostenibili tempi di attesa attuando quegli investimenti e quelle riorganizzazioni per l’ampliamento degli orari,applicata in altre Regioni con positivi risultati .

L’uscita dal Piano di rientro,ci aiuta. Buona la comunicazione fatta recentemente da Saitta sulla sperimentazione in corso nel cuneese circa l’apertura delle Tac la sera e di sabato….è musica per le nostre orecchie! Questa è la strada giusta (insieme al Centro prenotazioni Unico,ecc)

Certo ci saranno resistenze : i medici che fanno l’intramoenia e che non potranno più utilizzare le attrezzature dalle 15,30 in avanti , le cliniche private che corrono il rischio di avere meno domanda, le resistenze interne  al sistema .

Concludendo Lonati chiede al Presidente di avere coraggio e ribadisce che il Sindacato c’è su questa battaglia.

Il Presidente Chiamparino rispondendo sottolinea la positività dell’iniziativa che si basa sulla partecipazione dei cittadini e non sulla rabbia o sulla rassegnazione.

Le firme consegnate saranno usate a sostegno del problema delle liste di attesa(tema sul quale la Regione sta  lavorando) . Daranno più forza per portare avanti le soluzioni del problema. E’ giusto utilizzare maggiormente gli impianti/macchinari della sanità,come farebbe qualsiasi altra azienda che deve aumentare la produzione.

Ci sono purtroppo resistenze : medici,lavoratori sanità, la sanità privata(che però non deve essere demonizzata ; può avere un ruolo per la soluzione del problema liste)

Le zone “di confine”(anche Tortona) sono quelle che “soffrono” per numero anche di prestazioni più basse rispetto alle altre realtà. La mobilità passiva è un problema. Ci costa. Concludendo il Presidente sottolinea come  la salute è un diritto ,che deve essere uguale dappertutto.




SERVIZI ANTEAS A CASTELLETTO TICINO

I SERVIZI SOLIDALI ANTEAS A CASTELLETTO TICINO

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Anche quest’anno il Gruppo Volontari Anteas di Castelletto s. Ticino ha sviluppato una intensa attività di solidarietà sociale a favore della Comunità locale.

Infatti, i dati del primo semestre 2017 ci dicono che il Gruppo Anteas ha consegnato 522 pasti a domicilio e fornito oltre 380 servizi di trasporto solidale ad anziani e altre persone castellettesi in condizione di bisogno.

Per effettuare tali servizi – in parte in autonomia e parte in Convenzione col Comune di Castelletto – i tre automezzi Anteas hanno percorso oltre 13.000 km.

La crescita delle attività ha spinto l’Associazione a dotarsi di un nuovo mezzo, acquistato con risorse proprie,  a fine  settembre scorso.

E’ oramai dall’inizio 2012 che il Gruppo Volontari Anteas è presente a Castelletto per offrire una risposta alla domanda di aiuto e di assistenza che si manifesta sul territorio. La presenza di molti anziani, spesso in condizioni di disagio e di solitudine, di limitata autosufficienza, con necessità di aiuto negli spostamenti per motivi sanitari, famigliari, ecc.., sono le ragioni che hanno spinto Anteas ad organizzare il servizio. Un servizio che riscuote l’apprezzamento crescente per la qualità delle prestazioni offerte  e per la disponibilità generosa dimostrata dal Gruppo Volontari.

Un Gruppo – che è cresciuto fino agli attuali 15 volontari – e che agisce in spirito di servizio solidale verso le persone disagiate, per senso di responsabilità e condivisione dei bisogni che la comunità locale manifesta.

Non a caso, al Gruppo Anteas, è stato assegnato, nell’estate 2015, l’apprezzato riconoscimento di “Volontari dell’Anno” da parte della Amministrazione Comunale di Castelletto.

La costante attenzione verso la persona, che non è solo un “utente” dei servizi offerti, è testimoniata anche dai due incontri annuali che vengono organizzati (a dicembre e in estate) per un momento di incontro e di amicizia con i molti anziani che usufruiscono dei servizi Anteas.

L’esperienza Anteas Castellettese – come del resto anche altre analoghe – testimonia come si possa davvero contribuire a costruire una comunità migliore e più solidale mettendosi in gioco direttamente e personalmente per fare qualcosa di utile a sè ed agli altri.

 

 




PAGAMENTO PENSIONI NEL 2018

PAGAMENTO PENSIONI NEL 2018

Il pagamento delle pensioni avviene in rate mensili anticipate.

Dal 1° gennaio 2016 è stata armonizzata la data di pagamento per tutte le prestazioni previdenziali sia pubbliche che private (art. 6, DL 65/2015 poi L. 190/2015, comma 302).

Sempre per effetto del DL 65/2015,  a decorrere dall’anno 2017 i pagamenti delle prestazioni  sono effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese.

Grazie all’iniziativa sindacale unitaria SPI, FNP e UILP, solo per l’anno 2017,  il Decreto Milleproroghe  ha disposto la proroga  stabilendo che il pagamento avvenga il primo giorno bancabile (fatta eccezione della mensilità di  gennaio 2017).

Dal 2018 tutte le prestazioni in essere verranno pagate da Poste Italiane e Istituti di Credito il secondo giorno bancabile, salvo diverse disposizioni normative nel frattempo intervenute.

 




PENSIONATI CISL A GOZZANO DA 32 ANNI

LA RLS CISL DI GOZZANO COMPIE 32 ANNI

 

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La RLS (Rappresentanza Locale Sindacale) di Gozzano nasce nel 1985 con il Segretario Provinciale Carlo Giusto Porzio; la Lega CISL (così chiamata in quegli anni) aveva un comprensorio di otto Comuni e contava  178 Soci iscritti.

Il primo capo lega è stato Leopoldo Valloggia, al quale sono seguiti: Luigi Erbetta, Mario Biaggi, Sergio Da Riva, Giuliano Colombo, Alfredo Genestreti. Adriano Sandrin è l’attuale Coordinatore della RLS.

Ad oggi, l’associazione pensionati CISL del gozzanese conta oltre 1.200 tesserati; il bacino di utenza è aumentato a dodici Comuni: Ameno, Armeno, Briga Novarese, Bolzano Novarese, Gargallo, Gozzano, Miasino, Orta S. Giulio, Pella, Pogno, San Maurizio d’Opaglio e Soriso, con una popolazione complessivamente interessata di oltre 25.000 abitanti.

La nostra RLS fa parte della FNP CISL del Piemonte Orientale che comprende quattro province (Biella, Novara, Vercelli e VCO) e offre agli abitanti del comprensorio i propri servizi, che comprendono: CAF (730, Unico, Isee, Red, Icric e altro); Patronato Inas (assistenza e pratiche  in ambito pensionistico e assistenziale); Badanti e Colf ; consulenza sindacale per gli attivi; ETSI (viaggi e soggiorni); ANTEAS – Associazione Nazionale terza età attiva e solidale, che si occupa di animazione nelle case di riposo e altre attività a  favore degli anziani (e non solo).

Oltre che nella sede principale di Gozzano (via Regina Villa 82, di fronte ai Carabinieri, tel. 0322.93672), i pensionati CISL presidiano anche un ufficio a San Maurizio d’Opaglio, dove sono presenti sia il Patronato INAS che il CAF (durante il periodo fiscale) e anche gli operatori sindacali dei lavoratori metalmeccanici.

La nostra RLS è anche impegnata, con appositi recapiti, presso i paesi di Armeno, Ameno e Orta S.Giulio, dove vengono ritirate, predisposte e riconsegnate le pratiche fiscali.

A garantire la nostra accoglienza, sono pensionati volontari che si prestano per tenere aperta la sede di Gozzano tutti i giorni della settimana, compreso il sabato mattina, oltreché presidiare tutti gli altri recapiti negli orari predefiniti. L’innalzamento della età pensionabile sta creando qualche difficoltà nel reperire nuovi volontari (l’età media del nostro coordinamento è di oltre 75 anni) e stando così le cose il rischio è quello di diminuire la nostra presenza nelle sedi, a discapito della popolazione.

Ecco perché lanciamo un appello a chi avesse “tempo e voglia” di dedicarsi un po’ agli altri: può venire con noi, c’è “lavoro” per tutti.

I rappresentanti della nostra Organizzazione partecipano alle contrattazioni comunali e vivono una vita sindacale aderendo alle iniziative – quando serve alle manifestazioni – organizzate dalla CISL a difesa e a sostegno dei diritti di tutti i pensionati: importanti risultati sono stati raggiunti, con il recente confronto con il Governo, in tema di quattordicesima mensilità, tassazione pensioni, fondo non-autosufficienza, ecc.

L’impegno della nostra FNP-CISL è quello di essere sempre più vicino alla popolazione, attraverso una presenza qualificata capace di comprendere i bisogni di chiunque si rivolga a noi dando adeguate risposte. Tante sono le problematiche che ogni giorno si accumulano e a volte infastidiscono la vita quotidiana di ciascuno di noi: il nostro impegno è di ci adoperarci per risolverle.

 

 




INDICIZZAZIONE PENSIONI 2018

Indicizzazione pensioni 2018

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2017 il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che stabilisce la perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2018 e il valore definitivo per l’anno 2017.

Pertanto, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2016 è determinata nella misura pari a +0,0% con decorrenza 1° gennaio 2017, mentre la percentuale di variazione per il calcolo delle pensioni per l’anno 2017 è determinata in misura pari a + 1,1% dal 1° gennaio 2018, salvo conguaglio da effettuarsi il prossimo anno.

Con la mensilità di gennaio 2018, l’Inps procederà al recupero della differenza negativa (-0,1%) tra il valore previsionale (0,3%) e quello definitivo (0,2%) della perequazione per l’anno 2015, limitatamente ai ratei corrisposti nel 2015.

Salvo diverse disposizioni di legge, ricordiamo che tale recupero, previsto per l’anno 2017, è stato rinviato al 2018 dal Decreto Mille Proroghe n. 244 del 30 dicembre 2016 (L. 19/2017).

Dal prossimo mese di gennaio 2018, dunque, i trattamenti previdenziali ed assistenziali saranno così rivalutati:

Trattamento Minimo Inps ed incrementi

  • Trattamento minimo Inps    € 507,42
  • Trattamento minimo Inps con incremento di cui all’art. 5, comma 5, della L. n. 127/2007                               € 643,86Ci preme ricordare che la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato fino al 2018 l’applicazione della norma sull’indicizzazione degli assegni pensionistici, di cui alla legge 147/2013, per cui l’adeguamento è riconosciuto per fasce di importo complessivo dei trattamenti pensionistici, salvo la norma di salvaguardia:

Pensioni superiori al Trattamento Minimo INPS

    • – 100% per le pensioni di importo pari o inferiore a 3 volte il trattamento minimo Inps;
    • – 95% per quelle oltre le 3 volte e fino a 4 volte il trattamento minimo;
    • – 75% per quelle superiori a 4 volte o pari e/o inferiori a 5 volte il trattamento minimo;
    • – 50% per le pensioni oltre 5 e fino a 6 volte il trattamento minimo;
    • – 45% per le pensioni superiori a 6 volte il trattamento minimo.
    • Trattamenti assistenziali
  • Pensione sociale                            € 373, 33
  • Assegno sociale                                   € 453,00
  •  Invalidità civile                                   € 282,54

Cumulo delle pensioni ai superstiti con redditi del beneficiario (tab. F della legge 335/95)

  • fino ad   € 19.789,38 per cui non è prevista alcuna riduzione;
  • oltre       € 19.789,39 e fino a € 26.385,84   per cui è prevista la riduzione del 25%;
  • oltre       € 26.385,85 e fino a € 32.982,30 per cui è prevista la riduzione del 40%;
  • oltre       € 32.982,31 per cui è prevista la riduzione del 50%.Per effetto dell’accordo tra Governo e OO.SS. del 28 settembre 2016, l’importo della somma aggiuntiva è incrementato del 30% per i redditi non superiori a una volta e mezzo il minimo Inps; dal 2017 la somma aggiuntiva è estesa anche a chi ha un reddito compreso tra una volta e mezzo e due volte il trattamento minimo Inps.
  • Nel 2018 i limiti di reddito entro una volta e mezzo il trattamento minimo Inps per il diritto saranno rispettivamente:
  • Somma aggiuntiva, di cui all’art. 1, c. 1 della legge 127/07
  • € 9.894,69   limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;
  • € 10.331,49 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 436,80);
  • € 10.440,69 limite di reddito corrispondente alla seconda fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 546,00);
  • € 10.549,89 limite di reddito corrispondente alla terza fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 655,20).
  • Sempre nel 2018 i limiti di reddito entro una volta e mezzo e due volte il trattamento minimo Inps per il diritto saranno rispettivamente:
  • €   13.192,92  limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;
  • € 13.528,92 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 336,00);
  • € 13.612,92 limite di reddito corrispondente alla seconda fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 420,00);
  • € 13.696,92 limite di reddito corrispondente alla terza fascia di contribuzione (corresponsione importo pari a € 504,00).