PENSIONI : ATTIVI UNITARI PENSIONATI

PENSIONI : CONVOCATI ATTIVI UNITARI PENSIONATI A NOVARA E VERBANIA

SPI FNP UILP , unitamente alle loro Confederazioni, hanno convocato gli attivi unitari per affrontare i problemi relativi alla pensione in discussione con il Governo e che riguardano i pensionandi, i giovani e i già pensionati, perché anche questi ultimi hanno bisogno di salvaguardare il potere di acquisto con un adeguato e giusto sistema di valutazione.

Gli attivi si terranno il 17 novembre alle ore 9,30 a Novara, presso l’Auditorium del Liceo Bellini in Baluardo La Marmora 10 e il 23 novembre a Verbania alle ore 9 presso la Casa della Resistenza.

Infatti tra i Sindacati CGIL CISL UIL c’è molta preoccupazione per la mancanza di risposte positive da parte del Governo nell’incontro avvenuto ieri giovedì 9 novembre.

Il Governo non vuole sospendere l’automatismo che porterebbe l’età della pensione a 67 anni a partire dal 1 gennaio 2019 e propone un nuovo meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita che tenga conto della media biennale e non più triennale a partire dal 2021.

La distanza è ancora notevole e anche la proposta di escludere dall’aumento dell’età i lavoratori di 15 categorie definite gravose non va bene e deve essere corretta.

La Commissione tecnica si riunirà lunedì 13 mattina prima dell’incontro politico con la presenza dei Segretari generali che si terrà al pomeriggio e che si spera trovi risposte concrete e condivisibili.

Nel frattempo i Pensionati di CGIL CISL UIL hanno convocato a Roma una Assemblea unitaria dei quadri il 22 novembre per fare il punto della situazione e decidere di conseguenza.




SINDACATI -GOVERNO INCONTRI SU PENSIONI

Proseguono gli incontri Governo-Sindacati sulle pensioni

Il Sindacato è impegnato a discutere sulla riforma delle pensioni sui tavoli tecnici con il Governo in vista dell’appuntamento decisivo del 13 novembre volto ad individuare rapide ed efficaci soluzioni ai problemi aperti , in particolare il tema dell’automatismo dell’aumento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita che, senza interventi, porterà a 67 anni l’uscita nel 2019. La Segretaria generale della CISL Annamaria Furlan ha sottolineato che “E’ importante che Banca d’Italia e Corte dei Conti riconoscano che bisogna correggere alcuni aspetti della riforma del sistema pensionistico, nel segno dell’equità” “Noi non abbiamo mai detto che vada cancellata per tutti l’aspettativa di vita e nell’accordo con il Governo dello corso anno abbiamo detto che va rivisitato il meccanismo perché non tutti i lavori sono uguali, non è uguale la gravosità, né lo sono i pericoli e quindi evidentemente bisogna fare un lavoro importante che identifichi la reale aspettativa di vita, in base al lavoro che uno svolge. “”

Presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra economica 2018-2020, circa il capitolo previdenza la Cisl  ha evidenziato la limitata risposta nella legge di bilancio alle richieste sindacali sul fronte pensioni. “Restano fuori materie che comunque non avrebbero portato nell’immediato a oneri per il bilancio pubblico come il legame tra aspettativa di vita ed eta’ del pensionamento, o il ritorno alla perequazione delle pensioni a scaglioni secondo quanto previsto dalla legge 388/2000. Questi interventi peserebbero sulla finanza pubblica solo dal 2019; pertanto, pur criticando il fatto che il governo non ha dato risposte concrete in merito, riteniamo che il confronto possa e debba continuare, così come deve continuare sulla pensione di garanzia per i giovani”.

Il Governo sembra orientato ad estendere la possibilità di accedere alla pensione con il requisito dei 36 anni di contributi ai lavoratori che hanno svolto lavori gravosi per 6 anni negli ultimi 7 ad altre 4 categorie ( agricoli, siderurgici, marittimi e pescatori), oltre alle 11 già fissate dall’APE social.

Gli incontri proseguiranno giovedì 9 in attesa dell’incontro del 13 con i Segretari Generali.

 




OLTRE 10.000 FIRME PER SVELTIRE LE LISTE DI ATTESA NELLA SANITA’ PIEMONTESE

RACCOLTE OLTRE 10.000 FIRME DALLA FNP CISL DEL PIEMONTE ORIENTALE PER RIDURRE I TEMPI DI ATTESA NELLA SANITA’

La FNP del Piemonte Orientale ha raccolto 10.392  firme nel suo  territorio  per ridurre il  grave problema dei tempi di attesa che caratterizza la sanità piemontese .

Le firme sono state raccolte prevalentemente tra pensionati e anziani, la fetta di popolazione che per oggettiva fragilità economica e sociale soffre più delle altre per le conseguenze dei lunghi tempi di attesa.

La Segreteria provinciale ha ora inviato una richiesta di incontro per la consegna delle firme al Presidente della Regione, dott. Sergio Chiamparino e agli Assessori alla Sanità, dott. Antonino Saitta e  a quello delle Politiche Sociali ,dott. Augusto Ferrari.

La petizione dei cittadini chiede di favorire tutti quei necessari interventi (risorse e investimenti adeguati, riorganizzazione del servizio, ampliamento degli orari, ecc.), capaci di ridurre gli attuali, insostenibili tempi di attesa.

All’incontro richiesto dai Pensionati CISL del Piemonte orientale presenzieranno anche l’ UST Cisl Piemonte Orientale, la Segreteria Regionale Cisl e la Segreteria FNP Piemonte.




INCONTRO CON IL GOVERNO 2 NOVEMBRE

Incontro con il Governo su legge di stabilità

 

Pubblichiamo il comunicato della Segretaria Generale Annamaria Furlan a seguito dell’incontro con il Governo tenuto il 2 novembre 2017

“””Carissimi/e,

si è tenuto oggi l’incontro, da noi richiesto, con il Governo alla presenza del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, accompagnato dai Ministri dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, del Lavoro e della Previdenza sociale, Giuliano Poletti, e della Semplificazione e Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.

Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi i temi affrontati nella Legge di Bilancio 2018, che ha accolto molte delle nostre richieste avanzate nei Tavoli di confronto con il Governo che si sono tenuti in questi ultimi mesi.

Per quanto riguarda i temi previdenziali, sono state esaminate le criticità da noi evidenziate. Il Governo ha proposto di avviare, da subito, un tavolo tecnico per esaminare i temi aperti da noi posti durante la riunione.

Il 13 novembre prossimo si riunirà il tavolo politico per la verifica del lavoro svolto dal tavolo tecnico. Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi del confronto.

Un caro saluto.

Annamaria Furlan “””




CORSO FORMAZIONE SINDACALISTI A VARAZZE

CORSO FORMAZIONE A VARAZZE

Il Comitato Esecutivo dei Pensionati della CISL e i responsabili delle Sedi zonali del Piemonte Orientale hanno partecipato ad un Corso di formazione residenziale a Varazze dal 24 al 27 ottobre per approfondire i temi politici e organizzativi .

Contemporaneamente la FNP ha convocato anche un gruppo di nuovi collaboratori disponibili a impegnarsi nell’accoglienza nelle sedi del territorio.

Tra i relatori del corso Sandro Antoniazzi, ex Segretario Cisl Milano e Cisl Lombardia, che ha proposto interessanti riflessioni tratte dal suo ultimo libro “L’anziano e il suo futuro”.

Nella prima giornata sono intervenuti anche la Segretaria Generale Fnp Piemonte Rosina Partelli e il Segretario Generale Cisl Piemonte Orientale Luca Caretti. Le conclusioni sono state a cura di Emilio Lonati, neo Segretario Generale Fnp Piemonte Orientale.

foto-corso-varazze




ELETTA NUOVA SEGRETERIA FNP PIEMONTE ORIENTALE

EMILIO LONATI ELETTO SEGRETARIO GENERALE PENSIONATI CISL

 

segreteria

Il Consiglio Generale dei Pensionati della CISL del Piemonte Orientale che raggruppa le provincie di Biella, Novara, Verbania e Vercelli riunito a Novara mercoledì 18 ottobre ha eletto Emilio Lonati a Segretario Generale della FNP CISL.

Il consenso espresso ha sfiorato il 90 % dei voti espressi in rappresentanza degli oltre 35.000 iscritti all’Organizzazione.

Succede a Pierangela Prevosti che per motivi di famiglia ha dovuto dare le dimissioni dalla carica ricevuta al Congresso tenuto nel mese di marzo. Era già componente della Segreteria della FNP del Piemonte Orientale con le deleghe su organizzazione e amministrazione.

Lonati ha alle spalle una lunga esperienza sindacale in particolare come operatore nazionale della FIM CISL ( metalmeccanici) e da ultimo, prima della pensione, come Segretario Generale dell’UST CISL della provincia di Novara.

Sono stati chiamati a far parte della Segreteria anche Andrea Camona di Verbania e Loredana Bellotti di Oleggio.

Erano presenti alla sua elezione oltre ai Segretari generali Rosina Partelli della FNP regionale e Luca Caretti  della  CISL del Piemonte orientale, anche i Segretari regionali FNP Vizio e Guidotti e la Segretaria UST Elena Ugazio.




Incontro Sindacati con Poletti e Boeri su ape sociale e pensioni anticipate

Incontro Sindacati con Poletti e Boeri su ape sociale e pensioni anticipate.

 

Il 2 novembre dovrebbe esserci un incontro dei Sindacati CGIL CISL UIL con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Si è già tenuta invece una riunione con il Ministro del lavoro Poletti e con il Presidente dell’INPS Boeri per trovare rapide ed efficaci soluzioni ai problemi sorti su ape sociale e pensione anticipata per i lavoratori precoci, in particolare per le tante domande non accolte.

In una nota unitaria dei Sindacati si dice : “Sia il Ministro del Lavoro che il Presidente dell’Inps hanno convenuto sulla necessità di una risposta in tempi brevi e di una semplificazione delle procedure. Si sono, quindi, impegnati a procedere alle rettifiche amministrative o normative necessarie affinché questi importanti strumenti introdotti con la scorsa legge di bilancio possano essere pienamente applicati. I sindacati e i loro Patronati , inoltre, si impegneranno a collaborare con l’Istituto di previdenza per prevenire ogni eventuale distorsione e per rendere pienamente esigibile per tutti i lavoratori che ne hanno diritto l’accesso all’ape sociale e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci”.

Nel frattempo continua la pressione dei Sindacati per bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni dal 1 gennaio 2019, considerando positivamente che anche importanti esponenti del Pd abbiano condiviso la richiesta di Cgil, Cisl e Uil , basata sul buonsenso .

 




Corte Costituzionale su Perequazione trattamenti pensionistici

 Corte Costituzionale su Perequazione trattamenti pensionistici  

 

Il 24 Ottobre 2017 si è tenuta l’udienza pubblica presso la Corte Costituzionale in merito alla rivalutazione delle pensioni per gli anni 2012 e 2013.

Si tratta, come noto, del blocco della rivalutazione dei trattamenti pensionistici prevista per gli anni 2012 e 2013, come disciplinata dall’articolo 24, commi 25 e 25 bis del decreto legge n. 201/2011, convertito in legge n. 214/2015, novellati dall’art. 1 del decreto legge n. 65/2015, convertito in legge 109/2015; quest’ultimo emanato per dare attuazione alla sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale.

Le predette norme riconoscono la perequazione integralmente solamente per i trattamenti pensionistici di importo fino a tre volte il trattamento minimo INPS mentre la riconoscono in misura diversa per quelli tra tre e sei volte minimo, fino ad escludere la perequazione per i trattamenti superiori a sei volte il trattamento minimo.

I Giudici remittenti ritengono le norme censurate in contrasto con i principi costituzionali di proporzionalità e adeguatezza del trattamento previdenziale, inteso come retribuzione differita, espressi dagli articoli 36 e 38 della Costituzione, mentre in altri atti di promovimento i giudici lamentano la violazione del principio di ragionevolezza.

In alcuni giudizi è stata sollevata la questione di costituzionalità dell’art. 1, comma 483, della legge n. 147/2013, norma che esclude per il 2014 la perequazione per i trattamenti superiori a sei volte il minimo e disciplina il blocco della rivalutazione fino al 2016 (blocco prorogato al 2018 dall’art. 1, comma 286 della legge n. 208 del 2015). I giudici rimettenti ritengono che tale disciplina si pone in contrasto con gli articoli 36 e 38 della Costituzione.

Nell’udienza pubblica, il Giudice Sciarra ha relazionato la causa.

La Corte, preliminarmente ha deciso, con Ordinanza dibattimentale, in merito a due intervenienti, disponendone l’inammissibilità degli interventi per mancanza di un interesse immediatamente qualificato. La stessa Corte, inoltre, ha disposto come irricevibile il ricorso presentato da un’associazione di consumatori.

Già in sede di udienza, il legale dell’INPS e l’Avvocatura dello Stato, nelle loro conclusioni, hanno insistito sul bilanciamento degli interessi e sulle difficoltà di reperimento delle risorse.

La Corte, riunita in Camera di consiglio il 25 ottobre  per discutere la questione, ha respinto le censure di incostituzionalità del decreto-legge n. 65 del 2015. In particolare, in un comunicato stampa della stessa Corte   si legge che “diversamente dalle disposizioni del Salva Italia annullate nel 2015”, con la sentenza n. 70 del 2015 “la nuova e temporanea disciplina prevista dal decreto-legge n. 65 del 2015 realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica”, così come previsto dall’art. 81 della Costituzione.

In prima battuta apprendiamo la decisione della Corte con estrema delusione e amarezza, in quanto speravamo nel riconoscimento della rivalutazione del montate. In ogni modo, attendiamo la pubblicazione della sentenza per conoscere per esteso le motivazioni in virtù delle quali la Corte ha dichiarato legittimo il decreto n. 65/2015. Ad oggi, continueremo a portare avanti, con tenacia e determinazione, la nostra rivendicazione per il riconoscimento della rivalutazione delle pensioni; rivendicazione già inserita nell’accordo siglato il 28 settembre 2016, in discussione al Tavolo concertativo con il Governo.