CARNITI UN GRANDE DELLA CISL CI HA LASCIATI

La notizia della scomparsa di Pierre Carniti colpisce tutti gli iscritti della CISL e non solo, in particolare quei tanti pensionati che hanno potuto conoscerlo di persona e apprezzare le doti umane e sindacali.
Carniti fu un vero leader sindacale e fu il principale protagonista della politica dei redditi e dell’accordo di San Valentino del 1984.
Egli ha contribuito a fare della nostra CISL una grande organizzazione




REDDITO INCLUSIONE: 20.000 DOMANDE IN PIEMONTE

La regione Piemonte comunica che tra dicembre 2017 e marzo 2018 sono state 20.707 le richieste presentate per il reddito di inclusione. Il REI quale strumento nazionale di contrasto alla povertà assoluta ha fatto registrare un forte incremento di richieste.
L’Assessore ha sottolineato che “Non dobbiamo dimenticare però che il reddito di inclusione non si estingue nella mera erogazione monetaria: parliamo di un reddito condizionato, che implica l’avvio di misure attive, nelle quali i cittadini e le cittadine verranno coinvolti dai servizi, pena il decadimento del contributo.
Dal primo luglio verranno meno i requisiti familiari, che permetteranno di estendere di molto la platea dei beneficiari, in quanto sarà richiedibile da tutti i cittadini a prescindere dalla loro composizione familiare.

“Già dal primo di giugno sarà possibile, anche per chi è solo, chi è sposato senza figli o chi ha figli maggiorenni, per esempio, presentare la domanda per ottenere la carta REI e l’importo spettante del reddito di inclusione, grazie ai soli requisiti economici ISEE e ISRE del patrimonio. Le risorse saranno erogate dal primo di luglio, data dalla quale il REI diventa una vera e propria misura universale contro la povertà, richiedibile da tutti i cittadini”.

http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ufstampa/comunicati/dettaglio_agenzia.cgi?id=19824

IMU TASI




IMU TASI PAGAMENTO PRIMA RATA

IMU E TASI 2018, ISTRUZIONI PER IL PAGAMENTO DELLA PRIMA RATA.

Anche quest’anno è arrivata la scadenza di acconto Imu e Tasi ma con poche sorprese, solo per
la semplice ragione che le aliquote non potevano essere aumentate oltre il tetto massimo, che
molti Comuni hanno raggiunto da anni. Quindi non si pagherà, tranne rari casi, più dell’anno
scorso. L’importo dovuto dovrà essere versato entro il 16 giugno,ma si tratta di un sabato, quindi è possibile lo slittamento al lunedì successivo.
Dato che quella di giugno 2018 è la rata di acconto, una volta calcolata l’imposta
annua mediante le aliquote applicate, bisognerà versare il 50% dell’importo dovuto, rimandando a
lunedì 17 dicembre 2018 (dato che il 16 è domenica) il saldo finale.
Per qualsiasi informazione rivolgersi al CAF della CISL.




FURLAN: AUGURI AL GOVERNO. GRAZIE A MATTARELLA

Il Segretario generale della CISL Annamaria Furlan ha dichiarato : “Speriamo che il nuovo Governo, guidato dal professore Conte, al quale vanno, insieme alla squadra dei suoi Ministri, gli auguri di buon lavoro dalla Cisl, sia all’altezza delle sfide cui è chiamato il nostro paese, come ci ha ricordato oggi il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso alla vigilia del 2 giugno”.
Ha quindi aggiunto : “Bisogna ringraziare il Presidente della Repubblica Mattarella, cui va tutto il nostro plauso, per aver condotto con grande saggezza e determinazione il paese fuori dalla crisi politica dopo quasi tre mesi dalle elezioni. E’ importante aver tutelato i valori fondativi della nostra Costituzione e riconfermata la centralità dell’Italia in Europa. Vedremo ora quali saranno i passi che il nostro paese farà nelle prossime settimane a cominciare dal vertice del G7 e dalle decisioni da prendere per costruire una Europa unita nello sviluppo, nel lavoro, nella solidarietà. Il sindacato e per quanto ci riguarda la Cisl, giudicherà l’azione del Governo dai fatti e dai provvedimenti concreti. Questa è stata sempre la nostra linea responsabile, pronti al confronto con le nostre proposte e con un atteggiamento costruttivo, senza per questo fare sconti a nessuno. Come ci ha ricordato oggi il Presidente della Repubblica Mattarella la portata dei gravi problemi del paese reclama il massimo di collaborazione, unità e coesione sociale. Ecco perchè è indispensabile un dialogo sociale tra le istituzioni e le parti sociali, cui speriamo il nuovo Governo non si sottrarrà, per affrontare i problemi della crescita, del lavoro dei giovani, di una riforma fiscale equa, dei tanti dossier e vertenze aziendali aperti che attendono una soluzione. Come ci ha indicato oggi il Capo dello Stato bisogna ridurre le disuguaglianze, grazie a interventi coordinati sui temi delle periferie delle nuove povertà, attraverso la promozione di forme più avanzate di solidarietà verso le fasce più deboli della popolazione, le famiglie in difficoltà, i giovani senza lavoro, gli anziani”.




TRECATE: LUNEDI’ 11 GIUGNO PRESSO TEATRO COMUNALE

TRECATE SPORTELLO COCODE’AL PRIMO ANNO DI SPERIMENTAZIONE
TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE ALL’INCONTRO.

a3-11-giugno




XVI Rapporto nazionale Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità

La FNP CISL ha partecipato alla presentazione del XVI Rapporto di Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità, con la presenza di 50 associazioni di pazienti con patologie croniche (52%) e rare (48%), con l’obiettivo di verificare quanto il Piano nazionale delle cronicità, varato di recente, sia ad oggi rispettato nelle sue diverse fasi. Dal Rapporto è emerso che, nonostante le riforme, atti governativi e provvedimenti, la maggior parte delle persone con patologie croniche e rare ancora non vede grandi risultati e non si sente al centro del percorso di cura. Oltre il 70% vorrebbe che si tenessero in maggiore considerazione le difficoltà economiche e il disagio psicologico connessi alla patologia. Chiedono cure più umane, attraverso ad esempio un maggior ascolto da parte del personale sanitario (80,5%), liste d’attese meno lunghe (75,6%), aiuto alla famiglia nella gestione della patologia (70,7%) e meno burocrazia (68,2%).
L’emanazione dei nuovi LEA, per oltre il 55%, non ha prodotto cambiamenti rilevanti per la propria patologia, perché, in oltre un quarto dei casi (26,2%), di fatto non è stato attuato quanto previsto dalla legge.
Purtroppo il recepimento sia del Piano nazionale Cronicità, approvato ormai 20 mesi fa, nonché dei nuovi LEA, in vigore da 14 mesi, procedono a rilento e a macchia di leopardo: ad oggi solo Umbria, Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Marche lo hanno recepito formalmente, mentre il Piemonte ha l’iter di recepimento ancora in corso.
Nello specifico, in tema di assistenza ospedaliera, la metà denuncia lunghe liste di attesa per essere ricoverato, la distanza dal luogo di cura, la mancata predisposizione della dimissione protetta. Sul territorio, le carenze sono evidenti: al primo posto i tempi di attesa, segnalati dal 90%, per accedere alle strutture riabilitative, alle lungodegenze o RSA, alle strutture semiresidenziali.
Nel caso delle RSA e lungodegenze, si segnala la mancanza di équipe multi professionali (55%), i costi eccessivi per la retta (50%), la necessità di pagare una persona per assistere il malato (45%). Nei centri diurni per attività terapeutico-riabilitative, spesso la riabilitazione è a totale carico del cittadino (44,4%) ed i tempi di permanenza sono troppo brevi per raggiungere il grado di riabilitazione necessario (44,4%).
Non va meglio per l’assistenza domiciliare: in questo caso, infatti, il numero di ore di assistenza erogate risulta insufficiente (61,9%), manca l’assistenza psicologica e quella di tipo sociale (57,1%) ed è di difficile attivazione e spesso viene negata (52,3%).

Se vuoi approfondire:
https://www.cittadinanzattiva.it/comunicati/salute/11441-presentato-il-XVI-rapporto-sulle-politiche-della-cronicita-molti-atti-pochi-fatti.html




70 ANNI DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE ITALIANA

Il 31 maggio i Pensionati della CISL di tutto il Piemonte hanno partecipato ad un interessante spettacolo organizzato dalle classi quinte delle Scuole Elementari di Villanova d’Asti in ricorrenza dei 70 anni della Costituzione italiana.
Lo spettacolo, tenuto al Teatro Comunale, è stato allietato anche dai canti dei ragazzi e della corale ANTEAS CISL di Asti.
Oltre ai dirigenti della FNP regionale hanno presenziato con significativi interventi il Sindaco di Villanova Christian Giordano, il Dirigente Scolastico Franco Calcagno e il Segretario Generale Cisl Alessandria-Asti Marco Ciani, sottolineando l’importanza di tutelare sempre la nostra Carta costituzionale, che è patrimonio di tutti.
Molto emozionante la testimonianza del partigiano ultranovantenne Lucio Tomalino .

1
8
3




DICHIARAZIONI REDDITI 2016

Il 28 marzo u.s., Il Dipartimento delle Finanze del Mef ha pubblicato le statistiche fiscali delle dichiarazioni Irpef per l’anno d’imposta 2016.
Il numero totale dei contribuenti è risultato in aumento di circa 100.000 soggetti (+0,25% rispetto all’anno precedente). Circa 40,9 milioni di contribuenti hanno assolto l’obbligo dichiarativo. La regione con reddito medio complessivo più alto è la Lombardia (24.750 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (23.450 euro). La Calabria presenta il reddito medio più basso (14.950 euro).
L’imposta netta totale dichiarata è pari a 156 miliardi di euro, stabile rispetto all’anno precedente.
Incapienti. Oltre 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero, contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero coloro la cui imposta lorda si azzera per effetto delle detrazioni.
Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si rileva che:
– nella classe fino a 15.000 euro si colloca il 45% dei contribuenti (4,2% dell’Irpef totale);
– in quella tra i 15.000- 50.000 euro vi è il 50% dei contribuenti (57% dell’Irpef totale);
– per redditi superiori a 50.000 euro si colloca il 5,3% dei contribuenti (39% dell’Irpef totale);
– per redditi maggiori a 300 mila euro vi è solo il 0,1% del totale contribuenti.
I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’82% del reddito complessivo dichiarato; il reddito da pensione rappresenta circa il 30% del totale del reddito complessivo.
Pensionati. I pensionati sono 14,6 milioni (35,8% del totale contribuenti) e dichiarano un reddito medio da pensione di 17.170 euro e un reddito medio complessivo di 20.530 euro (+19,6% rispetto al reddito medio da pensione) composto dall’ 83,7% dal reddito da pensione e 16,3% da: redditi da fabbricati (6,1%), lavoro dipendente (5,2%), redditi d’impresa e di lavoro autonomo (2%) e redditi da partecipazione (1,6%).
Pensionati incapienti. Tra i pensionati 3,3 milioni di soggetti non dichiarano imposta netta per effetto sia di livelli reddituali rientranti nelle fasce di esonero sia dell’utilizzo delle detrazioni.
Confrontando la distribuzione dei dipendenti e dei pensionati per classi di reddito complessivo emerge che il 44,4% dei pensionati dichiara redditi bassi (fino a 15.000 euro) mentre i dipendenti si concentrano nella classe di reddito fino a 35.000 (86,1%).

La lettura completa:
http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2018/comunicato_0054.html